ANTROPOLOGICA

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Open Source software: i perchè questa scelta (quando possibile)

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Perché scegliere i software Open Source?  In genere sono un po meno 'amichevoli' (friendly) hanno vari problemi, occorre più tempo per fare le cose e a volte, fanno veramente impazzire. Certo, ma d'altra parte permetttono di avere degli strumenti che non potremmo permetterci di comprare. Molti diranno: ma noi abbiamo dei software e non li abbiamo mica pagati... bè... forse è meglio statre zitti non vi pare? la pirateria non è la soluzione per fare le cose quando ci sono poche risorse.

Vorrei chiarire una cosa, citando David Woods, il responsabile del progetto di Transana: Open Source e Free Software non vuol dire "gratis". C'è un grosso equivoco, generato dal doppio significato che ha la parola 'Free' in inglese : Free software significa 'Libero' nel senso della libertà di parola, e NON nel senso di 'Free Beer' (Birra Gratis). Se viene richiesto di pagare qualcosa per un software open source deve essere fatto, perchè spesso è affidato alla pubblica custodia, ma la persona o le persone che ci hanno lavorato devono pagare le bollette e mangiare come tutti, anche se credono che un'idea debba essere condivisa perchè il sapere è l'unico bene che si moltiplica con-dividendolo!

Quando compro qualcosa mi piace saper che se voglio fare riparazioni o modifiche posso farlo. Non è sempre possibile, ma come principio mi piace. Non mi piacerebbe trovarmi dopo 10 anni di ricerca a dover cambiare software perchè la ditta ha deciso che non le conviene più continuare a commercializzarlo, ma nemmeno vuole distribuire il codice sorgente in modo che diventi patrimonio dell'umanità.

Riguardo a i dati e alle informazioni, orami siamo sempre più legati al supporto. Se voglio rendere pubbliche le mappe della ricerca Etnolinguistica, sono legato alle licenze di Google. Sino a che punto mi consentiranno di usare liberamente google earth?  E come faccio a utilizzare ArcGis e comprare 4 licenze per un progetto con i Mapuche che per 3 anni di lavoro ha in bilancio di circa 100.000 euro, compresa l'auditoria per la verifica contabile (prezzo di 'favore' il 4% del totale).

Ma la risposta è semplice: uso Transana perchè se devo condividere i dati con un ricercatore al massimo costa 50 €, e perchè 10 copie per un progetto costano quanto uno dei software 'professionali' per l'analisi qualitativa, perchè se devo utilzzare un versione multiutente mi costa solo 500 US$ per tutto il progetto, indipendenetemente da quante persone ci lavorano o ci lavoreranno. 

Journal of Business Anthropology

Journal of business anthropology
Da approfondire, ma già l'apertura è interessante il fatto che sia open access e la formula sullo stile di lettura, dove si richiede di uno utilizzare 'linguaggio gergale', dato che la rivista è diretta non solo agli addetti ai lavori che sposta l'idea di open access non solo sulla possibilità di scaricare l'articolo, ma sulla sua comprensibilità.
E' una bella sfida, vediamo come va.
Il giornale Business Anthropology è una rivista Open Access, che pubblica i risultati di ricerche etno antropologiche nel settore delle organizzazioni commerciali, industrie e in generale in tutte le ricerche che in qualche modo siano legate con la dimensione 'business'.  La rivista pubblica anche rapporti di ricerca sul campo e  studi di caso, oltre a recensioni sulla letteratura rilevante del settore.

 

 
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