ANTROPOLOGICA

Adding an anthropologist to a research team is like moving from black-and-white TV to color

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Servizi

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I servizi

I destinatari dei nostri servizi sono prevalentemente costituiti dalle PMI, Microimprese, ONG, Associazioni, Pubbliche Amministrazioni, Enti e Istituzioni del territorio pubbliche e private.

  • Ricerche analitiche sul territorio e sondaggi di opinione, con i metodi dell'antropologia applicata.
  • Consulenze e ricerche sui prodotti o servizi offerti, ricerche di mercato, valutazioni di impatto socio-culturale delle politiche aziendali, commerciali e sociali, elaborazione di proposte innovative.
  • Reperimento di informazioni attendibili, rielaborazione e sintesi delle stesse in forma direttamente utilizzabile dai potenziali clienti.
  • Ricerche di sfondo e specifiche per l'incremento del valore aggiunto nei prodotti, siano essi tipici, agricoli, manifatturieri, tecnologici o servizi.
  • Ottimizzazione dei servizi di attività turistico ricettive, valutazione delle richieste da parte della clientela, elaborazione di proposte innovative attingendo al capitale culturale specifico della macro e microarea di appartenenza e valorizzazione delle peculiarità Demo Etno Antropologiche del nostro territorio, con particolare attenzione per i beni culturali immateriali.
  • Ricerche di sfondo per la realizzazione di documentari, mostre, eventi culturali, presentazioni aziendali e formazione (corsi, seminari ecc.)
  • Ricerche di mercato, valutazione di impatto di prodotti e/o servizi.
  • Pubblicazioni, prodotti audiovisivi e multimediali.
  • Consulenze e ricerca su problematiche di tipo inter-culturale.
  • Formazione, realizzazione di seminari, progettazione di percorsi di formazione.
  • Archivi: costituzione, organizzazione e analisi di archivi di impresa, digitalizzazioni e conversioni di formato, restauro e indicaizoni per la conservazione.
  • Allestimenti e applicazioni tecnologie per mostre ed esposizioni.

Polveri sottili: cosa possiamo fare e quali sono le fonti di dati

Qualche giorno fa ho scritto due post sul mio sito personale, uno sulle fonti di emissioni di PM10 e le ordinanze  di idati e uno su "Accendere il fuoco dall'alto: ridurre emissioni e massima efficienza"

Due motivi mi hanno spinto:

1. Sento troppo spesso fare affermazioni senza citare quali sono le fonti. Se non ho dati e fonti, sono opinioni, che possono essere anche giuste, ma non possono essere una base di discussione. ARPAT, Unione Europea e ISPRA non sono ragionevolmente d'accordo, e con minime varia nel riportare che la principale fonte sia il riscaldamento. Mi piace parlare e confrontarmi, ma vorrei farlo su basi ragionevoli e non su sentito dire. SE qualcuno ha studi affidabili per confutare discutiamone. Ho quindi pubblicato Polveri sottili ed ordinanze con alcuni dati per avviare una riflessione sistematica. (Link alla fonte dati dell'immagine ARPAT)

2. Credo imporante pensare a cosa possiamo fare noi, piuttosto che concentrarci sempre su quell oche possono fare gli altri. Nello specifico, possaimo certo rifletter sulle politiche nazionali, ma poi dobbiamo nache pensare a quell che facicamo, dato che se bruciamo le potature, oltre a disperdere la maggior parte dei nutrienti sottratti alla terra, che si concentrano nelle ramaglie e nelle foglie, creiamo una gran quantità di PM10 e PM2,5. Accendere il fuoco dall'alto è una tecnica che da ottimi risultati, semplifica l'accensione del fuoco e riduce le emissioni.

 
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