ANTROPOLOGICA

Adding an anthropologist to a research team is like moving from black-and-white TV to color

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Idea di impresa

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La metodologia di ricerca delle scienze EtnoAntropologiche, ha dimostrato la propria validità in quanto riesce ad affrontare con identico rigore e stessa efficacia oggetti di studio anche molto diversi. Il metodo si basa su elementi metodologici che si modellano di volta in volta sul progetto affidato, fornendo così risposte adeguate e specifiche.

L’impresa intende fornire servizi di ricerca , consulenza, valutazioni ed applicazioni sperimentali prevalentemente nel campo delle scienze sociali ed umanistiche, e dell'Antropologia Applicata ma non solo. Ppromuovere l'integrazione tra l'indagine scientifica e possibili applicazioni presso microimprese, PMI, enti, istituzioni pubbliche, amministrazioni locali e organizzazioni.

  • Realizzare direttamente consulenze, studi, ricerche in ambito territoriale, sondaggi di opinione e altri tipi di ricerche con i metodi delle discipline Etnoantropologiche, riassumendo in rapporti di ricerca le informazioni necessarie ai committenti, senza trascurare il rigore scientifico.
  • Operare in rete con altre imprese / professionisti enti per creare team di ricerca multi-disciplinari.
  • Realizzare pubblicazioni, eventi, seminari.
  • Realizzare divulgazione scientifica su commissione utilizzando le competenze di ricercatori dei soci per reperire informazioni su tematiche di interesse della committenza e sintetizzarle in rapporti di ricerca, anche in ambiti non direttamente collegati con l'antropologia.
  • Sperimentare le applicazioni di nuove tecnologie della comunicazione e dell'informazione per la ricerca, per realizzare sistemi informativi o per installazioni e mostre.
  • Realizzare produzioni audiovisive.

Ambiti della ricerca:

  • Conservazione e valorizzazione dei saperi tradizionali,  pratiche tradizionali, pratiche attuali e saperi ecologici tradizionali.
  • Gestione sostenibile del territorio.
  • Rappresentazioni condivise e consuetudini comportamentali.
  • Trasformazioni spontanee e trasformazioni programmate.
  • Analisi delle relazioni e rappresentazioni tra attori e portatori di interessi (stakeholder) nella gestione del territorio, analisi del clima aziendale e relazioni interistituzionali.
  • Cambiamento climatico.

Polveri sottili: cosa possiamo fare e quali sono le fonti di dati

Qualche giorno fa ho scritto due post sul mio sito personale, uno sulle fonti di emissioni di PM10 e le ordinanze  di idati e uno su "Accendere il fuoco dall'alto: ridurre emissioni e massima efficienza"

Due motivi mi hanno spinto:

1. Sento troppo spesso fare affermazioni senza citare quali sono le fonti. Se non ho dati e fonti, sono opinioni, che possono essere anche giuste, ma non possono essere una base di discussione. ARPAT, Unione Europea e ISPRA non sono ragionevolmente d'accordo, e con minime varia nel riportare che la principale fonte sia il riscaldamento. Mi piace parlare e confrontarmi, ma vorrei farlo su basi ragionevoli e non su sentito dire. SE qualcuno ha studi affidabili per confutare discutiamone. Ho quindi pubblicato Polveri sottili ed ordinanze con alcuni dati per avviare una riflessione sistematica. (Link alla fonte dati dell'immagine ARPAT)

2. Credo imporante pensare a cosa possiamo fare noi, piuttosto che concentrarci sempre su quell oche possono fare gli altri. Nello specifico, possaimo certo rifletter sulle politiche nazionali, ma poi dobbiamo nache pensare a quell che facicamo, dato che se bruciamo le potature, oltre a disperdere la maggior parte dei nutrienti sottratti alla terra, che si concentrano nelle ramaglie e nelle foglie, creiamo una gran quantità di PM10 e PM2,5. Accendere il fuoco dall'alto è una tecnica che da ottimi risultati, semplifica l'accensione del fuoco e riduce le emissioni.

 
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