ANTROPOLOGICA

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Rete locale di organizzazioni x emergenza

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Varie organizzazioni di Temuco hanno formato un coordinamento per distribuire gli aiuti e fornire generi di prima necessità.Le aree di intervento saranno:

- Zona Toltén, Queule, La Barra
- Saavedra – Budi
- Zona desde Nehuentúe a Tirúa
- Isla Mocha

Le informazioni sono ancora frammentarie, e un

censimento preciso sarà effettuato con il ritorno dai primi viaggi.  Purtroppo non esiste una rete efficiente di comunicazione a parte di quella cellulare, a parte le radio dei pompieri 8che qua sono un'organizzazione di volontariato) che però non sono presenti in tutto il territorio.
La situazione è critica in molti casi, soprattutto per l'Isola di Mocha che oltre ad aver subito una totale distruzione a causa del maremoto, si trova isolata. Per portare aiuti l'aeroclub di Temuco ha messo a disposizione un aereo, dato che le piste sono in buone condizioni. 

Le informaizoni che abbiamo al momento danno

- Zona Toltén, Queule, La Barra: Nigue, y la Comunidad Pinchulef: molte famiglie colpite, in alcuni casi con crollo delle abitazioni.
- Saavedra – Budi – Campi profughi e famiglie con urgenti necessità.
- Nehuentúe y Tirúa: Zona di catastrofe per il terremoto.
- Isla Mocha: devastazione totale.

Già ieri sono partite alcune automobili per portare i primi aiuti, e venerdì partirà una colonna di 4 aiuto.
I beni vengono racclti presso l'Observatorio Ciudadano (www.observatorio.cl), presso il CAES e presso la sede de la Identidad Lafkenche. Logicamente alle persone o organizzazioni straniere che vogliano aiutare si richiede l'invio di denaro, nel successivo articolo inserisco un appello e spiego più in dettaglio.

Polveri sottili: cosa possiamo fare e quali sono le fonti di dati

Qualche giorno fa ho scritto due post sul mio sito personale, uno sulle fonti di emissioni di PM10 e le ordinanze  di idati e uno su "Accendere il fuoco dall'alto: ridurre emissioni e massima efficienza"

Due motivi mi hanno spinto:

1. Sento troppo spesso fare affermazioni senza citare quali sono le fonti. Se non ho dati e fonti, sono opinioni, che possono essere anche giuste, ma non possono essere una base di discussione. ARPAT, Unione Europea e ISPRA non sono ragionevolmente d'accordo, e con minime varia nel riportare che la principale fonte sia il riscaldamento. Mi piace parlare e confrontarmi, ma vorrei farlo su basi ragionevoli e non su sentito dire. SE qualcuno ha studi affidabili per confutare discutiamone. Ho quindi pubblicato Polveri sottili ed ordinanze con alcuni dati per avviare una riflessione sistematica. (Link alla fonte dati dell'immagine ARPAT)

2. Credo imporante pensare a cosa possiamo fare noi, piuttosto che concentrarci sempre su quell oche possono fare gli altri. Nello specifico, possaimo certo rifletter sulle politiche nazionali, ma poi dobbiamo nache pensare a quell che facicamo, dato che se bruciamo le potature, oltre a disperdere la maggior parte dei nutrienti sottratti alla terra, che si concentrano nelle ramaglie e nelle foglie, creiamo una gran quantità di PM10 e PM2,5. Accendere il fuoco dall'alto è una tecnica che da ottimi risultati, semplifica l'accensione del fuoco e riduce le emissioni.

 
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